
DenJarkn Osserva la pioggia, l’atmosfera grigia e che gli suscita una strana malinconia, persino il mattino sembrava stanco esausto sebbene fosse appena iniziato, il frigorifero alle sue spalle sussulta mentre sente aprirsi la porta alle sue spalle e un moto di fastidio gli percorre il corpo. Ecco ci siamo è arrivato, pensa, ed il senso di fastidio aumenta. Lo ha contattato lui, è vero ma il fatto che fosse arrivato gli procura fastidio e irritazione, sto diventando terrestre pensò. JArkn seduto al tavolo da lavoro nella stanza ingombra di strumenti, con il rumoroso frigorifero e gli avanzi di cibo sul tavolo. “Kerkn sei tu?” E per un momento pensò anche al suo pianeta LOGORN ed alle sue tre mogli che non vedeva ormai da una vita. “Chi pensi che altri possa essere accidenti a te, per essere qui ho dovuto eseguire una deviazione non prevista così dovrò anche giustificarmi con il comitato che in questo momento non sa dove sono, il consiglio poi potrebbe obiettare e rimuoverci entrambi quindi dovrò giustificare la mia fermata qui e per questo dovrai darmi la buona scusa che mi hai assicurato.” Si siede in una delle due poltroncine presenti nella stanza e per qualche istante osserva lo schermo che è sulla scrivania. Dopo qualche istante Jarkn dice “Parliamoci nella lingua locale, sai per una questione di abitudine anche se le inflessioni dialettali non sono facili da imitare, io qui sono Carlo Albertinelli ingegnere in trasferta per la propria azienda.” “Certo per te è più facile” risponde Kerkn“ tu qui tu ci vivi e secondo me da troppo tempo, ma per me arrivare qui ogni volta è complicato, c’è troppo ossigeno, poco azoto, troppi alberi, troppa acqua ed oggi piove, non mi ci trovo Yarkn o scusa Carlo” disse con una punta di sarcasmo. “E’ vero è questione di adattamento e in fin dei conti hai ragione io non mi trovo male Kernk, se non fosse per i loro ritmi di vita, corrono troppo, non fanno in tempo a finire qualche cosa che gia ne iniziano un’altra, sono voraci, frenetici, invadenti, sempre in lite con qualcuno, sono guerrafondai in questo momento ci sono più di 5 guerre in corso che in parte ho avviato io come da ordini, ma è vero, mi sto abituando alla loro frenetica attività al loro modo di essere, pensa i primi tempi quando cercavo un lavoro per potermi inserire e non dare nell’occhio mi innervosivano, li avrei uccisi tutti, poi pian piano mi sono adattato, l’abbondanza di ossigeno mi ha reso il sangue più fluido, mi sento leggero, vivace, sto fisicamente meglio che non su LOGORN. “Questo è pericoloso Jarkn potrei farti rimuovere e certamente lo farò se non mi darai buone notizie, sai che non devi emotivamente farti coinvolgere per nessun motivo.” “E’ vero Kernk ma ci sono aspetti gradevoli nel loro confusionario modo di esistere, per esempio le loro forme d’arte ma poi te ne parlerò. A proposito è poi previsto il mio avvicendamento o no?” “ Jarkn da come me lo chiedi sembra ti dispiacerebbe lasciare questo posto, tu sei una SENTINELLA e non devi, ripeto, non devi farti coinvolgere. Jarkn non mi sei mai piaciuto, io ero contro il tuo invio qui, ma il comitato, chissà per quale motivo, ma forse per quella femmina, tua parente che ci collabora, non mi ha dato retta ma vedrai che dopo il mio rapporto si ricrederanno e capiranno l’errore che hanno commesso.” A questo punto Jarkn ha un moto di sollievo se non sanno dove sei non ti cercheranno proprio qui e questo mi toglie l’ultimo dubbio ora devo attuare quanto ho predisposto non ho nessuna intenzione di tornare a casa a fare il burocrate di 3° livello. Lui stesso mi ha tolto il pensiero che mi attanagliava, ora devo solo agire. Farò quel rapporto che michiederà un rapporto dettagliato reale veritiero ma poi agirò secondo il mio programma qualunque sia la sua reazione. Jarkn rompe il silenzio, “Kerkn qui la situazione è questa; I terrestri corrono, hanno fatto enormi passi avanti, in poco più di 100 dei loro dannati anni, meno, molto meno di un nostro ciclo, hanno trovato il modo di staccarsi dal suolo e di raggiungere i pianeti di questo sole con sonde automatiche, ma sono già stati sul loro satellite ed a breve sono previste spedizioni di astronauti su un pianeta abbastanza vicino quello che chiamano Marte.” “Di già?” risponde Kernk sobbalzando mostrando oltre alla sorpresa anche una profonda irritazione. “Di già Kerkn ma ora prendi qualche cosa di caldo. Ti farò un infuso, ma ora riposa e quando ti sarai ripreso ti farò rapporto e poi deciderai quale iniziativa prendere. “Va bene hai ragione sono stanco maledettamente stanco di questa vita, dei salti tra i pianeti delle abitudini locali, degli idioti che fanno LE SENTINELLE è vero ho bisogno di riposare. “Vieni ti accompagno nella tua stanza.” Al suo risveglio Kerkn senti un odore gradevole, si alzò e ne seguì la scia fino a giungere nel locale dove Jarkn seduto e calmo sorseggiava una bevanda, mentre un suono piacevole riempiva l’aria. Alla muta domanda di Kerkn, Jarkn risponde, “E’ musica, loro la chiamano così, semplicemente musica, è una delle loro forme d’arte, noi nel nostro mondo non abbiamo nulla del genere. E’ un suono prodotto da strumenti che fabbricano loro stessi. Sono imprevedibili ma hanno questa forma d’arte che secondo me è sublime. Devi solo ascoltarla poi la apprezzi. Ecco qui, questo è il rapporto dettagliato che ti ho preparato, c’è scritto tutto dalla mia iniziativa di dar loro un Dio, alle guerre di religione, al mio spargere i batteri più tossici della galassia. Non è servito a nulla. Si riprendono sempre, hanno un tasso di natalità che compensa qualunque perdita tu possa fare loro avere” “Ma se sono impegnati in uno stillicidio di guerre, di pestilenze come fanno ad avere il tempo per impegnarsi anche nello spazio, quando siamo arrivati avevano appena cominciato ad alzarsi dal suolo con quelle macchine di metallo e stoffa e non avrei mai pensato ad un loro progresso così rapido. Probabilmente dato che la loro vita è relativamente breve forse per questo corrono, corono. Vedi tu allora non eri LA SENTINELLA ed all’inizio qualcuno di noi aveva avanzato l’ipotesi della sterilizzazione del pianeta ma poi il consiglio optò per inserire nelle loro menti un dubbio, qualche cosa che li facesse pensare ed evitare gli sbagli che anche noi stessi avevamo commesso; fu allora che fu programmata una nuova forma di religione, del resto loro avevano già una folla di dei per cui era necessario sfoltire, cosa diavolo è successo da allora Jarkn? In altri posti questo sistema ha sempre funzionato.” “E’ vero ho letto i rapporti ma è anche vero che non siamo i padroni della galassia, non possiamo decidere per gli altri e soprattutto non possiamo decidere quale razza far vivere e quale sopprimere” Jarkn vestito con abiti locali, pantaloni, scarpe comode un pullover sopra la camicia, sembra molto terrestre, diversamente Kernk sotto un soprabito terrestre , la fronte sfuggente, l’assenza totale di capelli il cranio più grosso della media terrestre da nell’occhio, è troppo alto, troppo glabro, troppo pallido, per confondersi tra la gente, diversamente Jarkn è abbronzato più atletico e sembra più a proprio agio. “E’ successo che non tutti hanno apprezzato il nuovo Dio, è successo che da un Dio che avevano ne hanno poi creato un altro, è successo che hanno ucciso l’inviato di questo nuovo Dio anzi per esattezza l’hanno crocifisso, ed infine è successo che hanno creato un terzo Dio, Non interessa a nessuno che tutte queste religioni si assomiglino, quello che conta è che si differenzino quel tanto che basta per renderle uniche ai loro occhi. La propria religione è l’unica, le altre non esistono creando così altri motivi di contrasto, è successo che ogni popolo ha ora una propria religione un proprio Dio ed un proprio libro di regole da seguire. In poche parole abbiamo dato loro una spinta invece di frenarli ecco cosa è successo.” La loro ferocia, il desiderio di conquista, di sopraffazione non sono diminuiti anzi ha dato un nuovo impulso alla loro voracità.” Kerkn sembra perplesso non risponde subito poi dopo qualche secondo urla “E tu dove diavolo eri, avevi ordini precisi, dovevi intervenire potevi eliminare il male alla radice.” “Ascolta Kerkn allora i contatti erano difficili anche per noi, e gli ordini erano di sorvegliarli di spingerli in una direzione piuttosto che in un’altra, mi è stato difficilissimo intervenire e ci ho provato te lo assicuro, quando hanno deciso di eliminare il figlio del secondo Dio, pensavo che le cose si fossero incanalate secondo le nostre previsioni ma successivamente questa religione ha preso forza e si è propagata velocemente ed in effetti le cose migliorarono per un po’ di tempo, poi è nata una terza religione, il terzo Dio e si sono riaccese le guerre, non più di conquista ma di religione, per ogni popolo il loro Dio è l’unico Dio, compiendo in nome del loro Dio le cose più aberranti e mostruose, sopprimendo intere etnie semplicemente perché non adoravano il Dio che veniva loro imposto.” “Kerkn o scusa, Carlo, ma perché diavolo mi hai fatto deviare e fatto arrivare qui di nascosto per cosa? Per una decisione che potevi prendere tu? Hai il materiale potevi sterminare questa massa di idioti senza perdere tempo e ritornartene a casa, io ti faccio rimuovere l’hai capito? Ti faccio rimuovere e sbattere su un pianeta di quarto livello, idiota. ” Kerkn attende un momento, l’ira gli bolle dentro è cerca di non far trapelare i propri sentimenti ma sa che ucciderebbe volentieri quel presuntuoso arrogante capo sezione. “Yarkn perché sei sempre cosi aggressivo con me, io lavoro al meglio, non ti ho mai offeso, cosa che invece tu fai regolarmente nei miei confronti, perché?” “Perché sei un idiota, anzi un grandissimo idiota. Hai dei brutti precedenti, già una volta ti sei affezionato a quelle scimmie di ORZ. Ti ricordi?” “No non andò così come dici, erano un popolo affascinante con enormi potenzialità, ma tu facesti sterilizzare il pianeta. “Farò sterilizzare anche questo e tu finirai su l’ultimo dei pianeti di una lontana galassia, e le tue tre mogli andranno a qualcun altro.” Kerkn si avvicinò e gli offrì la tazza con l’infuso. “E’ un tisana, un infuso di foglie e fiori di una pianta chiamata tiglio con acqua calda, condita con del miele, una sostanza che alcuni insetti di questo pianeta producono.” Yarkn prese la tazza e sorseggiò labevanda, “E’ gradevole” disse “mi sta rilassando” Un secondo sorso poi si portò le mani alla gola dicendo “Qualche cosa non va sto male” strabuzzo gli occhi e cadde riverso. Kerkn si avvicinò lo guardo e disse “Morto, sei morto stramaledetto imbecille di un burocrate, una volta che ti avrò messo nell’inceneritore di te non resterà nulla, nulla. L’arsenico è stato rapido. Volevi sterilizzare questo pianeta, ma perché? Questi terrestri sono pazzi è vero ma sono geniali con le arti e la loro musica, ed è tutto per me, ammazzano distruggono, ma sono affascinanti, ora potrò con calma vivere qui e scoprire nuovi artisti, ascoltare musica, visitare i musei. Vedrò come progrediranno con la conquista dello spazio, ma penso che non riusciranno ad arrivare ai nostri livelli in fin dei conti oggi per loro è solo il 2018, si avviò allo studio e mise sul lettore il CD con la TRAGIC OUVERTURE DI di Joannes Brahms.
TELETREDI ultime notizie Marzo 2074
Ci è appena giunta la notizia che il nostro servizio esplorazioni con le nostre tre astronavi da ricognizione, ha dovuto assoggettare il popolo di un pianeta della nostra galassia il cui nome locale è LOGORN, per noi è ACG 4537, alla nostra vera religione, al nostro vero ed unico DIO. Una delle astronavi è sulla via del ritorno porta merci e prodotti locali poi il governo teocratico mondiale detterà le procedure per la civilizzazione del pianeta. Signori e signore per oggi questa è l’ultima notizia. Vi auguriamo una buona notte. Che Dio sia con noi.
Kerkn anzi Carlo Albertinelli ascolta ed impallidisce ” Che cosa ho fatto, me maledetto cosa ho fatto” si reca in cucina si versa la tisana aggiunge quella polverina bianca, mescola il tutto e la sorseggia, un momento dopo stramazza a terra morto.
